L'Amore, medicina universale.
Storia e favola si intrecciano per raccontare di Turandot
Turandot, la principessa Chiaro di Luna: Il mercante di stoffe, il veneziano Niccolò de' Conti, ci narra della favola della principessa Turandot, da lui appresa nei suoi viaggi nelle esotiche terre persiane. Turandot divenne, infatti, simbolo di forza e indipendenza femminile, e nella sua contemporaneità rappresenta una sfida alle convenzioni sociali, attraversando un viaggio alla scoperta di sé, esplorando il conflitto tra amore e odio, vendetta e perdono.
Lo spettacolo unisce i fatti di storia vera, ossia della Principessa Khutulun (ca. 1260 – ca. 1306) figlia di Khan mongolo Kaidu, e la favola di Turandot dell’omonima opera incompiuta di Giacomo Puccini (scritta dal 1920-1926), esplorando il significato più profondo dell’amore e il perdono come unica medicina universale contro l’odio, la vendetta e il pregiudizio.
Scritto e diretto: Fabio Ricci
Niccolò de' Conti: Flavio D'Alma